DENTRO L'AMORE Al segno che ti dà la stanza sciogli sulla parete l'ombra dei capelli, le braccia alzate, la flessuosa voglia d'avermi, e già dal ridere mi volti nella raffica buia, mi cancelli per affiorare dal lamento vano. Smarrita, nel cercarmi con la mano, nel distinguermi il volto, grata, piena d'aperto e poi ripresa dalla lena della dolcezza, calma a poco a poco come in un lungo brivido. Dal gioco degli occhi che balbettano mi ridi sul petto a colpi di piccoli gridi.
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